004° post
23 ottobre 2008
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Lo sapevate che le donne vanno in pensione 5 anni di lavoro prima (ed in meno) degli uomini ?
E che la risposta è un riconoscimento alla loro collaborazione domestica e familiare, anche in termini di accudimento dei familiari ascendenti e discendenti?
Ma quante sono oggi le donne sotto i 40 - 45 anni che lavano un piatto ed un pavimento in casa, o cucinano o crescono veramente i figli ?
Una maggioranza o piuttosto una sparuta ed archeologica minoranza ?
Ma forse questa normativa si riferisce alle nostre nonne e solo a loro, inizi 1900 che mogli e mamme sono state con coscienza!
Allora che dire dei milioni di padri separati che fanno tutto loro; quale riconoscimento sociale lo "stato" ha previsto come garanzia costituzionale di dignità e parità, di aiuto (anche lavorativo) per l'enorme disagio patito ?
Forse ha previsto la punizione sotto forma di persecuzione ad oltranza nei tribunali, ove si viene portati non appena la moglie non più "pazzamente innamorata" fa bene i conti, risultando che le conviene liberarsi del pollo ... lucrando la casa, l'assegno ed i figli (poi pure negati) !
Che dire dell'obbligo per il coniuge marito (presunto pretestuosamente, guarda caso, più forte) di garantire il medesimo tenore di vita tenuto in costanza di un matrimonio truffaldino, alla coniuge più "debole" (che grazie ad una recita, ha preso il tutto senza dare quasi nulla) ?
E questo tenore di vita da garantire anche dopo la separazione, stabilito sulla base delle bugie della moglie, che millanta pure un doppio lavoro svolto dal marito per incrementare la base di calcolo reddituale, circostanza mai provata ?
Nei ricorsi di separazione la moglie non ha bisogno di provare, si danno per vere le calunnie ancor prima della prova, che avrà la sola funzione di ulteriore conferma senza avere mai la pretesa di smentire nulla. Questo perchè del fatto negativo non è ammissibile provare, in sostanza viene creduta sulla parola, ed aspetto di essere smentito.
Sembra quasi si voglia fare pagare all'uomo un prezzo sulla base delle prestazioni sessuali fruite, mentre le proprie maschili non valgono nulla .... chissà.
E perchè non affidare al padre i figli quando la casa è sua di proprietà, dimodocchè si evita l'usurpazione dell'immobile da parte di una estranea che giammai ha provato la sua maggiore idoneità a crescere i figli ?
O forse c'entra il malcostume sociale ed etico, tanto negato dalla soggettività dei giudicanti che dovrebbero provvedere secondo legge e non sulle personali ideologie o rancori, che sconta per bibbia la madre quale migliore genitore ricordando sempre quelle famose nonne ..... che tutto davano e poco chiedevano ai figli (anche se pure allora molte erano tutt'altro che oneste, perchè le eccezioni parassite vi sono sempre state).
E la chiesa, con i preti che ti prendono con la buone e ti fanno sognare, loro che sanno tutto di come andrà a finire perchè lo leggono sui giornali e lo vedono quando negano l'aiuto ai depressi, che impartiscono il sacramento che altro non è che un puro vincolo legale (sostanzialmente risolto in vantaggio unilaterale, un potere concesso ad una estanea senza garanzie di correttezza e buon uso per chi lo concede), permettendo la bugia sull'altare innanzi a Cristo empia di riserve mentali ....
Cosa prevede per il "poi" il Papa per le bugiardie profferite sull'altare, nulla ?
Ma il matrimonio a che serve se ci si vuole veramente bene ? Provate a rispondere
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Il segreto di Pulcinella
7 anni fa
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